Santa Maria
Storia ed evoluzione
Il quartiere Santa Maria comprende la parte nord orientale della città e prende il nome dall’antica chiesa medievale, ricostruita nel Seicento, di Santa Maria in Fontibus, dalla sorgente che si trova sotto l’altar maggiore.
Si tratta del quartiere che ha subito più degli altri pesanti sventramenti: all’inizio del Novecento venivano demoliti i chiostri esistenti tra la Cattedrale e Santa Maria e sventrata buona parte del decumano romano, dalla porta Marina alla piazza San Michele; negli anni Trenta del Novecento veniva distrutto il complesso dell’antico Castrum con le due possenti torri di ingresso alla città dal mare, nonché le strutture dell’ex monastero di San Tommaso già trasformate in Teatro cittadino, demolizioni seguite dalla costruzione di un enorme palazzo. Sulla parte absidale della chiesa di Santa Maria affacciano i resti trecenteschi del convento di San Francesco, anch’esso abolito nel primo Ottocento: rimangono all’esterno l’arco di un portale e all’interno il chiostro, quasi completamente conservato. Verso le mura, le stradine parallele conservano le strutture di una zona di edilizia medievale più semplice, molto interessante, tipica dei quartieri artigiani e commerciali, per ritornare alle maestose strutture, sia medievali sia rinascimentali, della piazza dei Leoni.
I colori del quartiere sono il giallo e il rosso così come rappresentati nello scudo ufficiale.
Vincitori della Pulcherrima Puella nel 2011, 2015 e 2017.
Il quartiere di Santa Maria ha vinto il Palio del 2012, 2013, 2015, 2018 e 2019.
Immagini dal Quartiere
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